Excite (www.excite.com), ben meno corazzato rispetto a campioni
del calibro Altavista, Hotbot, Infoseek e Lycos, ha la prerogativa
di essere il motore di ricerca più popolare tra gli utenti
(escludendo, naturalmente, Yahoo!, una directory più che
un motore di ricerca). Singolare. La tendenza di Excite a relegare gli hit tradizionali a un ruolo
secondario vale soprattutto per gli argomenti di maggior interesse,
come lo sport. Parole chiave come Nba, soccer, New York Yankees
generano collegamenti, prima che agli hit, a risultati, commenti,
statistiche e news.
Perché nel 1997 Excite
è uscito con le ossa rotte dal confronto, effettuato da
autorevoli testate americane come Internet World, Zdnet o Cnet,
con gli altri motori di ricerca: database ridotto e poco aggiornato,
risultati non rilevanti, scarse opzioni di ricerca, descrizioni
dei siti scadenti. Anche su Internet, quindi, il servizio più
usato non è sempre il migliore. Ma Excite coltiva ben altra
ambizione della mera popolarità. La scorsa primavera il
motore di ricerca ha lanciato un'offensiva agli altri protagonisti
del mercato, che ha sorpreso tutti per ambizione: modificare il
concetto stesso di motore di ricerca e gettare le basi per le
regole nuove della futura competizione.
A ogni hit,
un contesto di servizi
I "vecchi" motori, spiegano i responsabili di Excite,
si comportano come una biblioteca con un enorme schedario, senza
alcuna indicazione che vada oltre il titolo. Excite vuole impersonare
un bibliotecario solerte che accompagna il "lettore"
fra gli scaffali, offrendo suggerimenti e consigliando la consultazione
di riviste, giornali e così via.

I link consigliati da Excite, che compaiono nelle sue differenti
directory, ma anche di contesto agli hit delle ricerche, sono
scelti da uno staff dedicato e valutati direttamente sulla base
del loro contenuto.
In questo modo si assottiglia la distinzione fra il tradizionale
servizio di ricerca e i nuovi servizi (news, directory, e così
via). Questi ultimi, già presenti da tempo, in precedenza
apparivano come opzioni a margine dell'elenco degli hit. Ora sono
integrati nella pagina dei risultati.
La tendenza di Excite pare addirittura andare nella direzione
di relegare gli hit tradizionali a un ruolo secondario, riempiendo
la pagina dei risultati con collegamenti controllati dallo staff
editoriale, soprattutto per le parole chiave più comuni
e gli argomenti di maggior interesse. La cosa è evidente
per quanto riguarda lo sport. "Nba", "soccer",
"New York Yankees" generano una pagina che contiene
nella prima parte una serie di collegamenti a risultati, commenti
e statistiche, seguita dai link alle news, e solo successivamente
la lista degli hit tradizionali.
150.000 di corredo alle ricerche
Un discorso a parte merita la directory di Excite, che contiene
circa 150.000 siti selezionati dallo staff editoriale. A quanto
pare, i responsabili del servizio puntano a sfruttarla come serbatoio
di link consigliati da mostrare nei risultati delle ricerche per
parole chiave.
Non sembra invece essere incentivato il suo utilizzo mediante
consultazione diretta, alla Yahoo!. Attualmente infatti per accedervi
si deve passare dai canali elencati nella home page. Selezionato
il canale desiderato, compare una pagina in cui Excite propone
notizie, approfondimenti, chat, servizi per l'acquisto on line
e, in un angolo, le sottocategorie della directory. È dunque
necessario un ulteriore clic per accedere alle liste degli elenchi
consigliati. La grossa novità è che mentre gli hit
dei motori di ricerca e delle directory vecchia maniera sono link
a pagine "oggettivamente" rilevanti rispetto alle parole
chiave specificate, i link consigliati da Excite sono "soggettivamente"
scelti dallo staff, in base alla qualità del loro contenuto
(ma anche a esigenze pubblicitarie!).
Inoltre, come la maggior parte dei motori principali, Excite consente
la ricerca di indirizzi di e-mail, nei newsgroup, e nelle pagine
gialle americane (off line).
Si tratta però di servizi non direttamente realizzati da
Excite, che li "appalta" a who where.com, deja news.com
e superpa ges.gte.net.
Di contro, purtroppo, è uno dei pochi motori di ricerca
che non consente di limitare la ricerca ai domini italiani (quelli
.it).
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